Corso di Formazione di Istruttore di attività Motorie e Sportive delle disabilità

Corso di Formazione di Istruttore di attività Motorie e Sportive delle disabilità

Scuola Regionale dello Sport CONI Campania

Agonismo, Motricità’, Disabilità e Integrazione

Per informazioni tel. 0824/64786

SdS CAMPANIA

Lo sport agonistico per disabili prende vita negli ospedali inglesi dopo la seconda guerra mondiale, seguiti, poi, da quelli americani. Il merito va al neurochirurgo Sir Ludwig Guttman, direttore del National Spinal Injuries Centre di Stoke Mandeville (Aylesbury, Londra).

Gli sport paralimpici comprendono una vasta gamma di attività sportive per persone con disabilità fisiche; sono organizzati e gestiti in tutto il mondo con la supervisione dell’Ipc, Comitato Paralimpico Internazionale (International Paralympic Committee); in Italia le attività sono organizzate dalle varie Federazioni Sportive Paralimpiche sotto il controllo e il coordinamento del Cip, il Comitato Italiano Paralimpico, organismo istituito dalla legge n. 189 del 15 luglio 2003 e dal successivo Decreto di attuazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 aprile 2004.

Il Comitato Italiano Paralimpico, comunemente conosciuto con l’acronimo Cip, non è più una Federazione riconosciuta dal Coni, perché il legislatore ha voluto avviare un percorso politico e culturale che ha assegnato al Cip lo status di Comitato Paralimpico, titolato a riconoscere a sua volta le varie Federazioni, Enti di Promozione, Enti di Disciplina Associata, Associazioni Benemerite, che esprimono il desiderio di interessarsi di sport per disabili.


I disabili, i loro genitori o chi si prende cura di loro, devono poter essere informati su quali e quante possibilità vengono offerte in ambito motorio-sportivo. Essi vanno indirizzati quanto prima verso lo sport per loro più idoneo e seguiti dal punto di vista medico, tecnico-tattico e psicologico.

Ma cosa si intende per “disabilità”? Chi è la “persona disabile”?

Risulta evidente dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità (Convenzione approvata dall''Assemblea generale il 25 agosto 2006), che manca una definizione chiara del concetto di disabilità, univoca e coerente, nonostante l''adozione dell''ICF (Classificazione Internazionale del funzionamento,della disabilità e della salute) .

Nel 1977 viene approvata la legge 517 sull’integrazione scolastica degli alunni disabili.

Dopo circa 35 anni, una buona integrazione realmente esigibile dai cittadini e garantita in modo equo in tutto il Paese, non è stata ancora raggiunta.

Il modo migliore per farlo è continuare a costruire reti sociali. Dare vita ad una rete sociale, come quella della famiglia, scuola, ASL, società sportive, federazioni, CIP, è alimentare una nuova risorsa per centrare l''obiettivo.

Il Corso, nasce con l’intento di formare “Istruttori esperti di attività motorie e sportive nella disabilità” che sappiano superare la “tradizionale” concezione dell’attività sportiva, centrata unicamente sulla prestazione motoria ma di contribuire attraverso la pratica sportiva, allo sviluppo di progetti di prevenzione o riduzione del disagio, per un miglioramento della qualità della vita di relazione.

Il compito dell’Istruttore esperto nelle attività motorie e sportive nelle disabilità, è quello di costruire la relazione con la persona disabile che vuole praticare attività motoria o sportiva (amatoriale o agonistica).

OBIETTIVI DEL CORSO

  • Conoscenza e comprensione del costrutto di disabilità
  • Favorire la consapevolezza corporea/motoria della persona disabile
  • Saper collaborare con altre figure professionali per sostenere lo sviluppo della soggettività e dell’ intersoggettività della persona disabile
  • Acquisizione di concetti, tecniche e metodologie finalizzate all’apprendimento di una disciplina sportiva agonistica e non, in persone con disabilità
  • Favorire la pratica di un’attività sportiva agonistica e, possibilmente, di alto livello.

Il Corso costituisce un’iniziativa formativa per gli esperti del settore (Diplomati ISEF, Laureati in Scienze Motorie, Medici, Psicologi, Allenatori, Operatori del volontariato e del Terzo settore) interessati ad ampliare il loro patrimonio di conoscenze motorie sportive.

STRUTTURA

Il corso avrà una durata complessiva di 59 ore suddivise così suddivisi: 43 ore di teoria, 14 ore di dimostrazioni di discipline sportive e 2 ore di valutazione finale.

PROCESSO DIDATTICO

L''efficacia di ogni processo di formazione è garantita non solo dai contenuti delle sessioni,ma anche da "come" e da "chi" questi contenuti sono trattati. A tale proposito i docenti e gli esperti della SRdS Campania,si avvalgono di una didattica articolata in relazione ai temi e contenuti dei specifici moduli. Verranno così utilizzati:

  • lezioni di impostazione teorica
  • discussioni guidate di concettualizzazione
  • analisi e discussioni di casi
  • esercitazioni e simulazioni in palestra

Per il buon esito del Corso sarà fondamentale che i partecipanti assumano un ruolo attivo.

Il materiale del Corso è costituito da dispense e libri.